Più del 70% degli italiani pronto a partire
per una vacanza invernale entro marzo

Milano, 7 febbraio 2023

Questo inverno resta forte in Europa la propensione a viaggiare, come rivelano i risultati del terzo International Vacation Confidence Index di Allianz Partners[1]. Quasi due terzi (63%) degli oltre 9mila intervistati in nove Paesi europei prevedono, infatti, di fare un viaggio di piacere di tre o più giorni entro marzo, puntando sia su mete domestiche sia estere. Nonostante la diffusa compressione della spesa dei consumatori, la propensione a viaggiare all'estero si rivela sostenuta: quasi un quarto (23%) del campione prevede una vacanza al di fuori dei propri confini nazionali entro la fine dell’inverno, con il 72% di questi scelgono una meta del Vecchio Continente.

Guardando al nostro Paese, la propensione a viaggiare risulta addirittura maggiore della media, con il 73% degli italiani pronto a partire entro il mese di marzo. I più pianificano di restare in Italia (61%), prediligendo vacanze in città (33%) o in montagna (25%). Più di uno su cinque però sta programmando un viaggio all’estero, nella grande maggioranza dei casi (76%) rimanendo in Europa.

I tre motivi principali che spingono a partire quest'inverno sono il desiderio di relax, quello di incontrare parenti e la voglia di riconnettersi con la natura. In tutta Europa, quasi la metà (48%) dichiara di volersi rilassare. Un terzo (32%) intende trascorrere del tempo con i parenti e il 31% vuole godersi la natura in campagna o in montagna. Anche gli italiani partono in primo luogo per rilassarsi (51%), ma il desiderio di godersi la natura (32%) supera, seppur di poco, quello di ritrovarsi con i propri cari (29%).

Nonostante l'inflazione e la conseguente crescita del costo della vita, il viaggiatore medio prevede di spendere poco più di 1.500 euro. Per molti Paesi si tratta di un budget paragonabile a quello dell’ultima estate, tenendo in considerazione il fatto che le vacanze invernali sono in genere molto più brevi. Nell'estate 2022, ad esempio, i britannici hanno preventivato 1.823 euro, i francesi 1.836 euro e gli italiani 1.607 euro.

Sebbene la crescita dei prezzi non stia minando la domanda, per alcuni sta influenzando i piani di viaggio. Tra coloro che hanno in programma di viaggiare, l'aumento dei costi di viaggio fa sì che la metà degli intervistati (50%) dichiari di aspettarsi di dover cambiare destinazione, accorciare il viaggio o addirittura cancellarlo. Un dato significativamente più alto si registra invece nel nostro Paese, dove il 79% dei viaggiatori si aspetta di dover cambiare i propri piani di viaggio. Allo stesso modo, tra coloro che non hanno intenzione di viaggiare quest'inverno, la mancanza di denaro è il principale ostacolo al viaggio, citato dal 53% di chi non partirà. Un dato, quest’ultimo, che per l’Italia sale al 60%. Il 42% tra gli europei che resteranno a casa (il 47% tra gli italiani) ritiene che viaggiare sia diventato semplicemente troppo costoso.

Sulla scia dei problemi che il mondo dei viaggi ha affrontato negli anni recenti, i timori di interruzioni e cancellazioni rimangono elevati. Mentre la maggioranza delle persone si aspetta di essere in grado di trovare un mezzo di trasporto o un alloggio alternativo in caso di necessità, una consistente minoranza non ne è convinta. Il 33% degli europei – il 31% degli italiani - non è fiducioso che si possa trovare un mezzo di trasporto alternativo se i piani iniziali dovessero essere cancellati. Il 29% (25% italiani) non crede di poter trovare un alloggio alternativo.

I timori per la salute non impediscono più alle persone di viaggiare. Quest'inverno, solo il 2% in tutta Europa, l’1% in Italia, ha citato problemi di salute come motivo per non viaggiare. Complessivamente, il 39% degli intervistati è piuttosto preoccupato per la situazione sanitaria, con un calo di 6 punti rispetto all'estate scorsa. Gli italiani, con il 44%, restano un po’ più preoccupati della media, ma con un calo maggiore (9%) rispetto all’ultima rilevazione.

Cresce il numero delle persone che acquistano un'assicurazione viaggio per proteggersi dalla cancellazione o dalle interruzioni del viaggio oppure per coprire l'assistenza medica. Tra coloro che intendono acquistare un'assicurazione di viaggio prima di partire, il 51% prevede di coprire eventi imprevisti durante il viaggio e il 46% di coprire il rimborso in caso di annullamento. Il 38% invece la acquista per coprire le spese mediche.

Commentando i risultati dell'indagine, Joe Mason, Chief Marketing Officer - Travel di Allianz Partners, ha dichiarato:
Il desiderio degli europei di viaggiare quest'inverno è davvero significativo, anche a fronte dell'aumento dei costi e dell'incertezza economica. È passato circa un anno da quando la gran parte dei Paesi europei ha eliminato le ultime restrizioni di viaggio legate alla pandemia e gli europei hanno riscoperto i vantaggi unici che il viaggio offre: un'opportunità per rilassarsi, vedere la famiglia e godersi la natura.

Tuttavia, l'aumento dei prezzi ha acuito la linea di demarcazione tra chi può permettersi di viaggiare e chi no. Mentre molti sono disposti e sono in grado di spendere per viaggiare, molti altri sono esclusi. Questo sarà motivo di preoccupazione per il settore, soprattutto se tale fenomeno dovesse prolungarsi fino alla stagione estiva.

Lo spettro delle difficoltà dei trasporti del 2022 e dell'offerta limitata di alloggi incombe ancora sulla mente dei viaggiatori. Sta cambiando anche il modo in cui le persone utilizzano le assicurazioni di viaggio: mentre in passato il motivo principale per cui ci si assicurava era la copertura delle emergenze mediche, per molte persone ora la preoccupazione principale è la protezione contro le interruzioni. La domanda di assicurazioni è più alta che mai, ma anche le aspettative degli assicurati rispetto alla capacità delle assicurazioni di risolvere i problemi.

I risultati del 3° International Vacation Confidence Index sono disponibili qui.